Paul Heltzel
Contributing writer

Guida alla sopravvivenza dei leader IT: 8 consigli per prosperare nei prossimi anni

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08 Nov 202311 minuti
CarrieraLeadership IT

L’evoluzione del business e del panorama tecnologico sta mettendo sempre più sotto pressione i leader IT. Ecco come adeguarsi e rimanere preziosi per l’azienda.

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Credito: Gettiy

I manager che guardano al 2024 e oltre hanno sicuramente di fronte un panorama complesso. Le decisioni da prendere in relazione alle tecnologie attuali e future che rappresenteranno un punto di svolta richiedono azioni decisive e investimenti concreti per rimanere competitivi.

Oltre alle consuete considerazioni tecnologiche, le questioni economiche, geopolitiche e relative alla catena di approvvigionamento concorrono tutte per attirare l’attenzione dei leader dell’Information Technology che cercano di mantenere le loro aziende in crescita nonostante i tempi turbolenti.

Come possono, quindi, i professionisti dell’IT preparare il loro successo nel prossimo futuro, alla luce del mutevole panorama aziendale, tecnologico, politico ed economico?

Ecco otto idee-chiave che possono aiutarvi a stabilire le priorità, adattarvi e prosperare nel 2024 e oltre.

Dimenticate ciò che ha funzionato in passato

Secondo Sastry Durvasula, Chief Information and Client Services Officer di TIAA, il ritmo vertiginoso dei cambiamenti tecnologici [in inglese] significa che i leader IT si troveranno presto ad affrontare acque inesplorate, e la capacità di adattamento sarà la chiave per avere successo [in inglese] e cogliere nuove opportunità.

Per guardare al futuro, Durvasula predilige il McKinsey Three Horizons Framework [in inglese], che si concentra sull’identificazione delle difficoltà e sulla risposta ad esse in modo vantaggioso. Secondo questo modello, quando si affrontano delle sfide, bisogna prima pensare a come proteggere l’attività attuale, dopodiché occorre agire per cogliere le opportunità che si presentano, con l’obiettivo finale di creare un’attività completamente nuova: “L’incubazione di nuovi modelli di business alimentati dalle tecnologie emergenti dovrebbe essere una priorità strategica”, spiega.

“Bilanciare e dare priorità a queste aree richiede un approccio flessibile allo sviluppo dei prodotti, alla modernizzazione delle piattaforme, alle funzionalità innovative rivolte ai clienti e alle innovazioni tecnologiche incentrate su di essi, da promuovere attraverso partnership strategiche con il settore”, spiega Durvasula.

A titolo di esempio, cita la partnership che TIAA ha intrapreso con la New York University, la quale prevede che i dipendenti possano aggiornarsi attraverso programmi informatici che li aiutano ad acquisire conoscenze specialistiche e nuove competenze.

“Siamo davvero concentrati sull’aggiornamento e sulla riqualificazione per favorire l’apprendimento continuo e lo sviluppo attraverso community di pratica”, afferma. “Quello che funzionava ieri non funzionerà oggi o domani”.

Mantenere la calma

Con l’emergere di così tante tecnologie dirompenti [in inglese] e con i leader IT impegnati a superare molti altri ostacoli in azienda [in inglese], è facile farsi prendere dal fervore. Ma, oltre ad abbracciare il cambiamento, i leader IT devono sviluppare un approccio multiforme per affrontare le attuali sfide tecnologiche e aziendali, dichiara Sanjay Srivastava, Chief Digital Strategist di Genpact.

“I leader IT devono adattarsi con un approccio olistico che si concentri su resilienza, agilità, diversificazione e collaborazione”, prosege Srivastava. “In questo panorama di investimenti IT in evoluzione, la definizione di rischio non è cambiata, ma i tempi di risposta si sono accorciati”.

Un’area di attenzione per Srivastava è rappresentata dai modi per rimanere in conformità con le varie normative, un compito già arduo, quando si considerano sia la privacy che la cybersecurity. Può essere difficile adattarsi rapidamente ai progressi della tecnologia, mentre si lavora per conformarsi a normative diverse tra Stati e confini.

“La difficoltà sta nel acquisire la consapevolezza che l’impronta tecnologica e la nostra comprensione delle potenzialità e delle insidie stiano ancora maturando, per esempio nel caso dell’IA generativa. È lecito e prevedibile assumere che le normative si evolveranno, e lavorare attraverso i cambiamenti che arriveranno in uno stack tecnologico a lungo termine sarà la strada per ottenere il giusto risultato”, sottolinea.

Non dimenticate mai il potere delle persone

Nonostante i discorsi di moda sui casi d’uso attuali e futuri, come per ogni tecnologia, l’intelligenza artificiale è potente quanto le persone che la sviluppano e ci lavorano, dice Satish Jayanthi, cofondatore e CTO di Coalesce.

“Persone di qualità e che lavorano sodo sono alla base di tutte le iniziative sui dati”, aggiunge Jayanthi. Anche se ci saranno opportunità inedite per i professionisti dell’IT e per nuove figure, come quella dell’IA prompt engineer, Jayanthi ritiene che il segreto del successo delle tecnologie emergenti come l’intelligenza sia trovare e investire nelle carriere di coloro che hanno un forte interesse personale nella crescita. “Credo fermamente nella priorità del capitale umano”.

Per avere successo con le tecnologie emergenti, sostiene, il personale tecnologico deve essere messo in condizione di crescere e perfezionare le proprie competenze.

Richárd Hruby, CIO e Chief Technology Officer di CYQIQ, concorda sul fatto che qualsiasi discussione sull’adozione dell’IA deve iniziare con un focus sulle persone.

“Le assunzioni nel settore tecnologico sono sempre state una montagna russa”, afferma Hruby. “È come se le metriche tradizionali dell’esperienza fossero state stravolte. Un anno di esperienza nel campo dell’intelligenza artificiale sembra ormai un decennio in altri settori. La competizione con i giganti [tecnologici di alto profilo], che possono offrire stipendi astronomici, rende l’ingaggio di talenti esperti un compito erculeo. I leader IT di oggi devono dare priorità alle risorse umane strategiche”.

Prepararsi a un salto di qualità nell’hacking

I responsabili IT devono prepararsi ad affrontare i rischi per la sicurezza, anche quelli che sono ancora lontani, dichiara Dietmar Fauser, CIO di Symphony. E, come nel caso di altre mosse lungimiranti che si possono fare ora, si comincia con una gestione intelligente dei dati.

“I responsabili IT devono capire che gli algoritmi attuali non rimarranno al sicuro con l’avvento dell’informatica quantistica”, tiene a precisare Fauser. “Dobbiamo prepararci ad adottare per tempo gli algoritmi di crittografia post-quantistica. Questo è importante per evitare che enormi insiemi di dati archiviati e crittografati siano soggetti a futuri attacchi con algoritmi quantistici. Assistiamo già a tentativi di furto di tali set di dati al solo scopo di decifrarli in futuro, una volta possibile”.

Quali azioni specifiche può intraprendere oggi la vostra azienda? Fauser segue le raccomandazioni del National Institute of Standards and Technology (NIST) con sede negli Stati Uniti. Inoltre, segue alcune startup in questo settore e le ricerche accademiche in corso.

“Non c’è una risposta semplice”, precisa, “ma sicuramente ci sarà un vantaggio competitivo per chi si muove per primo, e un grosso mal di testa per i ritardatari”.

Pensare come una startup

I leader IT dovrebbero trattare le loro organizzazioni come un’azienda in crescita, con tutta l’agilità, lo stimolo a evolvere, e l’attenzione ai profitti che ciò comporta, sostiene Mark Olson, vicepresidente delle soluzioni per i clienti di Caylent.’

“Guidate la vostra organizzazione con una mentalità da innovatori”, afferma Olson. “Aspettatevi di modificare le vostre roadmap a breve termine quando le tendenze economiche si trasformano in modi favorevoli o difficili. I servizi di base dovrebbero andare all’offerente più basso, mentre i programmi che portano ad aumenti di produttività, che creano un ostacolo nella concorrenza, che fanno risparmiare sui costi, che aumentano l’agilità e che riducono i tempi dei processi, sono investimenti strategici per la salute a lungo termine dell’azienda”.

Sebbene l’IT sia spesso considerato un centro di costo, Olson ritiene che l’azienda debba trattare i servizi che fornite, quali l’infrastruttura, lo sviluppo e il supporto, come un business a sé stante all’interno di un’organizzazione più ampia.

“Comprendete e promuovete gli economics dei servizi che il vostro team fornisce e gestiteli in modo da ottenere un ritorno sugli investimenti”, osserva Olson. “Assicuratevi che ci sia un valore concordato associato a ciascuna delle vostre attività”.

Per i manager che devono far fronte a budget sempre più ristretti, Hruby sostiene che è possibile sfruttare al meglio le risorse limitate adottando l’approccio di molte startup e piccole e medie imprese.

“Per la maggior parte delle aziende, ogni dollaro speso per l’IT è importante”, osserva. “La nostra tecnologia richiede molta potenza di calcolo e quindi dobbiamo assicurarci di ottenere la massima utilità dai nostri strumenti, soprattutto quando si tratta di risorse scarse. Personalmente, ritengo che, con l’esplosione cambriana della domanda di cloud computing, investire oggi in uno stack infrastrutturale più efficiente distinguerà vincitori e vinti nei prossimi anni”.

Siate intelligenti sulle modalità di lavoro

Secondo Justin Rodenbostel, vicepresidente esecutivo di SPR, i leader del settore tecnologico dovrebbero essere aperti a una serie di nuovi stili di lavoro nati dalla pandemia. Ora che gli uffici sono passati da un’attività completamente remota a un’attività completamente di persona o a una via di mezzo, i responsabili IT, su questo aspetto, devono rimanere flessibili in modo da mantenere la soddisfazione lavorativa, il coinvolgimento e la fidelizzazione.

“I responsabili IT dovranno capire cosa funziona meglio per i loro team in termini di luogo di lavoro”, afferma Rodenbostel. “Abbiamo sentito argomentazioni da entrambe le parti sul perché sia meglio lavorare da remoto e sul perché sia meglio lavorare in presenza. Abbiamo letto articoli di cronaca in cui si parlava di obblighi a lavorare di persona che si sono ritorti contro il datore di lavoro, e abbiamo letto articoli simili sul fronte opposto. La risposta è probabilmente da qualche parte nel mezzo. Non sembra che torneremo mai in ufficio a tempo pieno. I responsabili IT dovranno adattarsi per avere successo, affrontando il problema di come e quando programmare la presenza delle persone in ufficio, di come lo spazio dell’ufficio potrebbe dover cambiare per supportare al meglio i team e di come mantenere le persone connesse al team e all’organizzazione mentre lavorano in una modalità ibrida”.

Le considerazioni sul lavoro remoto vanno al di là del fatto che i vostri colleghi vengano o meno in ufficio. Secondo Rodenbostel, dovreste anche pensare a quale sia l’approccio migliore per la vostra azienda nei rapporti con i clienti, interni ed esterni.

“Esaminate quali interazioni devono avvenire di persona, aumentate la loro frequenza o stravolgete le cose in modo da poter garantire un elevato livello di servizio al cliente”, dice. “I leader devono essere più consapevoli di come misurano la soddisfazione dei clienti e rispondono ai loro feedback in ambienti ibridi e completamente remoti”.

Impegnatevi nel ridurre l’impronta di CO2

Gartner prevede che, entro pochi anni, un quarto dei CIO avrà il proprio compenso legato [in inglese] all’impatto delle proprie strategie tecnologiche sostenibili. La società di ricerca suggerisce ai leader del settore di lavorare per ridurre gli effetti ambientali delle tecnologie adottate, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità complessiva dell’azienda.

Toby Alcock, CTO della società di servizi IT globale Logicalis, spiega che le aziende non possono più chiudere gli occhi di fronte all’impatto significativo della tecnologia sull’ambiente.

“I leader IT dovranno incorporare la sostenibilità nelle loro strategie e nelle loro operazioni”, aggiunge il manager. “Questo significa passare a fonti di energia rinnovabili, smaltire responsabilmente i rifiuti elettronici, e ottimizzare l’hardware per renderlo più efficiente da un punto di vista energetico”.

Secondo Gartner [in inglese], le aziende potrebbero prendere in considerazione “il passaggio a metodi più dinamici ed efficienti per bilanciare la distribuzione dell’energia nei centri dati, come l’utilizzo di funzioni di distribuzione dell’energia preinstallate o l’utilizzo di software di gestione dell’infrastruttura del data center (DCIM) per pianificare, misurare e documentare le loro operazioni sostenibili”.

Per Alcock, le aziende dovrebbero cercare di bilanciare i guadagni di efficienza con i risparmi sui costi, analizzando l’efficienza energetica e l’impatto ambientale delle loro operazioni.

“Le imprese che guardano con maggiore attenzione alle proprie emissioni valutano anche le credenziali di sostenibilità di partner e fornitori”, afferma Alcock. “È quindi importante che i rivenditori e i fornitori di servizi gestiti siano in grado di dimostrare le proprie azioni tese alla riduzione delle emissioni di carbonio”.

Collaborate con i partner commerciali per ottenere vantaggi reciproci

Secondo Anthony Walsh, vicepresidente delle operazioni tecniche globali di OneStream Software, il modo più probabile per i manager di prosperare è quello di impegnarsi con i colleghi del team aziendale, aggiungendo che ciò contribuirà a eliminare la percezione dell’IT come un ostacolo.

Secondo Walsh, un allineamento più stretto con l’azienda può anche aiutare a gestire le richieste – e i potenziali rischi – associati all’adozione rapida delle tecnologie emergenti.

“L’organizzazione tecnologica è sottoposta a pressioni per sostenere queste iniziative con pochi o con nessun finanziamento aggiuntivo”, conclude. Questo aumenta la pressione sul CIO e sul team di leadership per stabilire correttamente le priorità di ciò che può essere fornito”. Promuovete un rapporto più forte con l’azienda per garantire il consenso e ridurre il rischio di esperienze a rischio”.

Paul Heltzel
Contributing writer

Paul Heltzel is a writer and editor, formerly of Discovery News, National Geographic, NPR, and PC World magazine.