Jeremy Duvall
Contributor

I piani del CIO di Fletcher Building per la trasformazione digitale

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12 Sep 20235 minuti
Industria edile e ingegneristicaTrasformazione digitaleStrategia IT

Nella sua veste di CIO di una grande azienda multinazionale, Joe Locandro sta attuando un ambizioso programma di trasformazione che funge sia da piattaforma unificante per l’azienda sia da trampolino di lancio per un’innovazione digitale dinamica.

Joe Locandro, CIO, Fletcher Building
Credito: Fletcher Building

“Non si può mai guidare l’auto guardando dallo specchietto retrovisore”, dice Joe Locandro, CIO di Fletcher Building, uno dei maggiori fornitori di materiali edili dell’Australasia. “Il Chief Information Officer deve guardare sempre avanti e sentirsi a proprio agio nel fare marcia indietro. È questa la differenza tra essere CIO e manager IT: uno è responsabile di portare a termine le cose, l’altro di avere una visione e di fare la differenza”.

Fletcher Building è un’impresa da 8 miliardi di dollari, composta da oltre 30 aziende che spaziano dalla produzione all’estrazione di aggregati, fino alla costruzione di strade e molto altro ancora. Quando è arrivato il momento di trasformare digitalmente e abilitare meglio un’attività basata su dati e piattaforme, la filosofia lungimirante di Locandro è stata parte integrante degli sforzi dell’azienda per avere successo.

Creare la piattaforma giusta

Nell’anno in cui è stato CIO, Locandro si è mosso rapidamente per semplificare e snellire la struttura informatica di un’azienda molto complessa. “Se pensiamo al secolo scorso, le aziende erano costruite punto per punto”, spiega. “Ci si ritrova con un albero di fusioni e acquisizioni che diventa costoso. La maggior parte delle aziende installa una versione di SAP in ogni Paese e poi la personalizza. Noi stiamo facendo un’istanza globale, passando da 17 a una sola. Inoltre, stiamo passando da 750 sistemi Edge a 350”.

L’adozione visionaria da parte di Fletcher Building di una piattaforma ERP all’avanguardia è sulla buona strada per rivoluzionare la sua infrastruttura digitale e fungere da trampolino di lancio per l’innovazione in tutto il gruppo. Il programma Digital@Fletchers consolida queste 17 installazioni e circa 350 sistemi satelliti interfacciati in un nucleo ERP unificato. Questo approccio armonizzato, che prevede l’80% di soluzioni comuni e il 20% di configurazioni locale, semplifica gli aggiornamenti e riduce significativamente i costi.

Il potere di trasformazione di questo sistema consente, inoltre, alle aziende del Gruppo di costruire su solide basi, creando sinergie e promuovendo l’innovazione. Semplificando i processi ed eliminando quasi la metà dei sistemi satellite, il nuovo panorama ERP consente alle aziende Fletcher di concentrarsi sullo sviluppo di nuove soluzioni e di accelerare la crescita utilizzando il nuovo sistema ERP Core.

“Quando si tratta di un’attività basata su una piattaforma, è possibile collegarla e ottenere sinergie in modo che l’intero gruppo possa trarre vantaggio dalla piattaforma di e-commerce personalizzata, da quella per la gestione di dati analisi e per la sicurezza”, spiega. “È per questo che ci stiamo muovendo verso un’attività basata su piattaforme, e quando facciamo nuove fusioni e acquisizioni, le inseriamo nel sistema. Gestiamo un modello federato e, come funzione IT di gruppo, determiniamo ciò che è fondamentale e ciò che è standard, lasciando poi alle aziende la libertà di innovare su tutto ciò. Otteniamo le sinergie di scala, la flessibilità e l’agilità dell’innovazione”.

Fare la differenza

Fletcher Building è essenzialmente un’azienda edile integrata verticalmente con soluzioni tecniche specifiche e, in particolare, Locandro ritiene che il problema principale per gli aspiranti CIO sia la mancanza di coesione con l’azienda e con tecnici che non riescono ad allineare una strategia per raggiungere un risultato di business. Secondo il manager, è necessario avere la capacità di gestire l’ambiguità e di tracciare un percorso per raggiungere il traguardo quando la tecnologia è matura. E in una società di queste dimensioni, le difficoltà e le minacce si presentano ogni giorno.

In generale, tuttavia, sono tre i pilastri che guidano l’azienda. Uno riguarda l’efficienza operativa per ridurre i costi di servizio, la digitalizzazione e l’automatizzazione dei processi inefficaci. Il secondo ruota attorno alla crescente vicinanza con il cliente e, a tal fine, Fletcher sta sviluppando sistemi CRM e altre applicazioni più orientate a esso. “Vogliamo entrarvi in confidenza, utilizzare le analisi e i motori di ricerca per costruire una persona e un profilo”, precisa. “Un nuovo sistema ERP ci permetterà di vedere l’utente che ha a che fare con noi da un capo all’altro, anziché nei suoi diversi silos. Ci concentriamo sull’utilizzo delle app digitali insieme al resto per contribuire ad aumentare il nostro net promoter score”.

Il terzo, in parole povere, è incentrato sull’innovazione rivoluzionaria. Le sue dimensioni e la sua portata illustrano come l’innovazione tecnologica comporti cambiamenti paradigmatici nel modo in cui l’azienda opera, dall’uso dei droni per rilevare le scorte di materiale e l’integrità delle superfici stradali, all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per analizzare le miscele di cemento e calcestruzzo al fine di ridurre le emissioni di CO2, fino alle applicazioni nei sistemi di sicurezza per prevedere gli infortuni evitabili. L’innovazione riguarda anche call center efficienti dal punto di vista operativo, hub Google all’avanguardia, e analisi che portino a prendere decisioni intelligenti da riportare nei sistemi ERP. “Stiamo anche utilizzando sensori IOT nelle fabbriche per effettuare controlli sullo stato di salute e sulla manutenzione predittiva prima che le macchine si rompano”, sottolinea. “Con la tecnologia 5G, potremo inserire il tutto in feed in tempo reale”.

Locandro è sicuro di poter sfruttare la sua esperienza globale per trasformare in realtà obiettivi così ambiziosi. “Indipendentemente dal luogo in cui lavoro, si tratta di trasformazione, di lasciarsi alle spalle un’eredità e di essere pronti a fare i lavori più duri per una nuova evoluzione”, conclude. “Le aziende industriali e manifatturiere hanno la reputazione di essere ritardatarie nella digitalizzazione, ma noi stiamo ribaltando la situazione”.

Jeremy Duvall
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Jeremy Duvall is the founder of 7Factor Software, a custom, cloud-native software solutions company that builds from the beginning for stability, security, and scalability for tech-forward enterprises and ambitious start-ups with great ideas and a commitment to quality. Jeremy is a software craftsman with more than a decade of experience building and advising others on how to build rugged, performant, and beautiful software in nearly every industry. Jeremy founded 7Factor in 2017 with a commitment to build a smart, flexible, human-centric team of experienced software architects, engineers, and developers who obsess about quality and will give clients honest, expert advice.

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